Immediatamente a sud di Otranto e a nord di Santa Cesarea, si trova la meravigliosa località di Porto Badisco. Qui la scogliera alta e rocciosa racchiude una piccolissima baia di sabbia finissima. A poca distanza la Valle dei Cervi
La grotta dei Cervi, sita a Porto Badisco, di fronte ad un mare azzurro e trasparente, è la più importante del Salento. Scoperta nel 1970 da alcuni speleologi locali, conserva al suo interno, ancora fortunosamente intatti, graffiti risalenti all'età neolitica e al paleolitico. Scene di caccia, impronte di mani, resti di ceramica sono un esempio unico di arte, di riti e di culto preistorico.
Molto probabilmente da studi effettuati in loco e dai ritrovamenti archeologici, la Grotta dei Cervi era considerata dagli antichi popoli preistorici un santuario e pare che, al suo interno, si svolgessero riti di culto e di iniziazione.
Torre Sant'Emiliano, come tutte le torri costiere, domina dall'alto questo fantastico ed antico paesaggio e fa parte del sistema difensivo del Salento voluto da Carlo V nella prima metà del '500, dopo il tragico sacco di Otranto. Esse fanno parte integrante di un ampio sistema difensivo che le vedeva essere l'avamposto di un complesso sistema costituito da torri di avvistamento, masserie fortificate, case torri e, nei grossi centri, castelli e mura di fortificazione. Si presume che proprio grazie a questo sistema che i turchi non giunsero mai a Lecce ed a cingerla d'assedio.
La Torre di Sant'Emiliano, probabilmente, deve il suo nome alla vicinanza di una chiesetta della quale, ormai, se ne sono perse le tracce. Sorge su un costone roccioso che si tuffa nell'Adriatico; veglia da cinque secoli sulla Valle dei Cervi, ed è a portata ottica con torre Minervino, costruita qualche anno prima, e, verso l'interno con la Masseria fortificata Cippano
La torre Sant'Emiliano è a base circolare ed è un corpo unico; per accedere alla sommità veniva utilizzata una scaletta esterna a pioli e che, in caso di pericolo, veniva ritirata sul tetto. Coloro che erano impegnati nel compito di sorvegliare l'orizzonte era chiamati cavallari e il loro compito era quello di sorvegliare e di segnalare alle masserie costruite nell'interno l'imminente pericolo, mediante l'accensione di fuochi o segnali di fumo; si veniva a creare un vero passaparola tra la torre sulla costa, la masseria nell'entroterra e le torri dei castelli e dei centri abitati dell'interno. Testi Japigia.com
Punto di partenza il belvedere che si affaccia sull'Antro di Porto Badisco
Percorrenza: circa 6 km a piedi (andata e ritorno)
Difficoltà: Escursionistica
Da mettere nello zaino: una bottiglia d'acqua, merenda, fotocamera.
Come vestirsi: abbigliamento escursionistico da trekking e/o comodo, scarpe da trekking, cappellino, giacca antipioggia e/o antivento
L'itinerario si può collegare alla visita guidata della città di Otranto oppure collegare l'itinerario alla degustazione di prodotti tipici.
Costo e condizioni: TARIFFE; contattateci per conoscere promozioni, offerte e dettagli dei nostri servizi turistici.
Contatti: 368/3413297 - Trekking Da Porto Badisco a Torre Sant'Emiliano - info@salentoguideturistiche.it
Organizzazione: Japigia di B. Arcano
Note: (La descrizione qui esposta è puramente indicativa. I costi possono subire variazioni in base al numero di partecipanti, all'orario e nei giorni in cui la visita si svolge.)
La visita viene effettuata da guide del posto abilitate dalla Regione Puglia e ognuna di loro ha il proprio itinerario personalizzato.